IL CLUB
Un Cuore Sportivo, Forte e Gentile.
Il Club Alfisti d’Abruzzo nasce nel 2018 da un ristretto ma affiatato gruppo di amici, irrimediabilmente malati di quel “Virus Alfa” che un manifesto pubblicitario francese del 1969 definì con certosina precisione:
«Un virus complesso e rarissimo che agisce in alcune condizioni e su un campione relativamente ristretto di popolazione il cui denominatore comune sembra essere un gusto accentuato per la passione e la guida automobilistica. La tensione, l’eccitazione che questo virus provoca sembra si attenui soltanto con il possesso di un’Alfa Romeo. Il soggetto presenta allora tutti i sintomi di un profondo appagamento… e, dal quel momento, diventa pericolosamente contagioso!…»
Da quei primi incontri, conditi con abbondanti litri di benzina bruciati su e giù a solcare gli impervi e affascinanti pendii abruzzesi, ne è passato di tempo. E soprattutto, ne sono passate di Alfa: ad oggi il Club conta più di 300 iscritti, e il numero di appassionati che si uniscono a questa grande famiglia cresce senza sosta, di anno in anno.
Anna Castagnola, Presidente e fondatrice di Alfisti d’Abruzzo, è una donna giovane e innamorata: dell’eleganza, dello stile, delle prestazioni, del piacere di guida unico che ritrova ogni qualvolta si siede al volante della sua Alfa Romeo. L’altro grande amore di Anna è tutto rivolto alla sua terra, quell’ Abruzzo che accoglie e incanta con paesaggi mozzafiato, antichi borghi e valli incantate. Quel piccolo Tibet che guarda al mare e ai suoi trabocchi, pieno di tesori artistici e dalle antichissime tradizioni culturali e artigianali, è terra che sa stupire anche a tavola, forte di una tradizione enogastronomica unica al mondo.
L’Abruzzo è terra forte e gentile, tutta da scoprire, da gustare, e da guidare. Con perizia e tanto manico. I suoi tornanti e i tortuosi saliscendi che solcano armoniosamente colline, altopiani e passi montani di rara bellezza, sembrano essere stati rubati dai migliori autodromi di tutto il mondo. Uno spettacolo per gli occhi, per il cuore e per la tua Alfa Romeo, che ti ripagherà col massimo del suo proverbiale handling ad ogni sterzata, ad ogni staccata, ad ogni rabbioso pestone sul gas in uscita di curva.
Certe strade meritano un’Alfa Romeo. Se poi le si affronta in compagnia di altre Alfa, tanto meglio. Alfisti d’Abruzzo vuole così unire l’amore per il Biscione a quello per i paesaggi che circondano le meravigliose strade del territorio aprutino. Valorizzare la bellezza delle nostre auto e della nostra terra è per noi principio ispiratore e fine ultimo, con la speranza di poter lasciare un sorriso a chiunque ci incontri ai nostri eventi o durante uno dei nostri raduni. Del resto, lo stesso Henry Ford diceva: “Quando vedo passare un’Alfa, mi tolgo il cappello”
Dal 2018 Alfisti d’Abruzzo è Club riconosciuto in FCA Heritage e Alfa Romeo.
Presidente
Anna Castagnola
Vicepresidente
Flaviano Marcozzi
Segretario
Andrea Vicentini
Tesoriere
Maurizio Calicchia
Consigliere
Gerardo Scalcione
Ufficio Stampa
Emanuela Sanzi
Fotografo
Giuliano Cimini
La progettazione del logo
Il logo Alfisti d’Abruzzo sintetizza in forma grafica i valori del nostro Club, e attinge a piene mani dall’iconografia Alfa Romeo. Gli stilemi della Casa di Arese che abbiamo ripreso sono il Biscione, la croce di San Giorgio, il quadrifoglio e il font Alfa Romeo 2015.
A questi elementi si uniscono colori e simboli che rappresentano la regione Abruzzo, col profilo della stessa a incorniciare il tutto, e il tricolore della bandiera italiana che campeggia sullo sfondo. Il font utilizzato per Alfisti d’Abruzzo, così come la tonalità blu dello sfondo, è stato ripreso dal restyling che il logo Alfa Romeo ha subito nel 2015 in concomitanza col cambio di Payoff (da “Cuore Sportivo” a “La Meccanica delle Emozioni”).
L’omino che esce dalla bocca del biscione è vestito di bianco, verde e blu, i colori della regione Abruzzo, a rappresentare l’unicità del nostro territorio. In pochi chilometri infatti troviamo il bianco delle vette innevate tutto l’anno, il verde delle colline che declinano dolcemente verso la pianura, per arrivare a lambire il blu del mare Adriatico che bagna le nostre coste. La corona del Biscione infine è stata modificata per riproporre uno skyline stilizzato della catena montuosa del Gran Sasso, che con la sua vetta più alta tocca i 2912 metri di quota.